Darwin Day. Il pensiero evoluzionista per comprendere e governare il cambiamento

di Ettore RANDI*

*Già Fondatore e Direttore Laboratorio Genetica-ISPRA
*Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, Università Bologna
*Università Aalborg, Danimarca

Charles Robert Darwin nasce a Shrewsbury, circa 250 km a nord-ovest di Londra, il 12 febbraio 1809. Di famiglia benestante e progressista, pur se immersa nella cultura vittoriana dell’epoca, il giovane Charles viene destinato dal padre, medico, agli studi di medicina. Ma il trattamento dei corpi umani e le pratiche mediche del suo tempo lo impaurirono e lo disgustarono, rafforzando così i suoi interessi ed il suo amore per la natura e le scienze naturali. Il padre, in completo disaccordo, per reazione cercò allora di indirizzarlo alla carriera ecclesiastica, incontrando da parte di Charles un altro secco rifiuto.

Il futuro di Darwin si decise rapidamente ed inaspettatamente, quando il 27 dicembre 1831 egli salpò da Devenport sul brigantino Beagle con l’incarico di esploratore e naturalista per un viaggio attorno al mondo che durerà cinque anni. Un viaggio iniziatico, un vero e proprio rito di passaggio che cambierà per sempre il pensiero di Darwin e gli sviluppi delle scienze biologiche e sociali contemporanee (Viaggio di un naturalista intorno al mondo; 1839). Al ritorno, dopo oltre vent’anni di studio e di riflessione, Darwin pubblicò L’origine delle specie (1859) e poi L’origine dell’uomo (1871). Due libri che hanno rivoluzionato lo studio dell’evoluzione biologica e culturale, ed hanno modificato per sempre la posizione dell’uomo nell’universo.

Le controversie sollevate allora (“forse che l’uomo fu fatto ad immagine delle scimmie?”) e gli sconfinati apprezzamenti (“nulla in biologia ha senso se non alla luce dell’evoluzione”), continuano ancora oggi ad agitare le acque.

La nascita di Darwin viene celebrata in tutto il mondo con i Darwin Day (International Darwin Day; https://darwinday.org/), eventi culturali finalizzati a divulgare l’evoluzionismo biologico ed a presentare l’enorme impatto che la teoria dell’evoluzione ha avuto sullo sviluppo delle scienze biologiche, della medicina, antropologia, filosofia e sociologia contemporanee.

A seguito della pubblicazione di On the origin of the species il pensiero di Darwin ha avuto una rapida diffusione globale ed ha in vario modo informato gli sviluppi successivi delle discipline scientifiche così come del pensiero filosofico, religioso e politico. In questi anni segnati da travolgenti progressi scientifici e tecnologici, che mai sono stati registrati nella storia dell’umanità, così come da reazioni di profonda negazione e diffidenza verso la conoscenza scientifica, i Darwin Day offrono a studiosi, studenti ed al più ampio pubblico alcuni punti di vista che possano orientare la riflessione razionale sui problemi del rapporto fra l’uomo e la natura, fra l’uomo e le società in cui viviamo.

Le culture evoluzionistiche si presentano come sistemi di pensiero scientifico e razionale necessari per la comprensione del mondo contemporaneo e per la costruzione del futuro soprattutto ora che siamo entrati nell’era dell’Antropocene.

Le culture evoluzionistiche possono contribuire ad affrontare temi quali i cambiamenti climatici e la crisi della biodiversità; la tutela dell’ambiente e del lavoro; la diffusione delle agricolture biologiche; i processi di conversione verso la green economy; l’utilizzo di energie rinnovabili ed il riciclo; il governo dei processi di urbanizzazione e la progettazione delle città verdi; la valorizzazione delle diversità culturali fra le popolazioni umane ed i processi di inclusione; l’evoluzione della moralità, dell’altruismo e della socialità; i rapporti fra evoluzione biologica, evoluzione culturale e il cosiddetto post-umanesimo; la comprensione delle intelligenze animali, umane e artificiali; la didattica delle scienze naturali; la divulgazione dell’evoluzionismo e la conservazione della biodiversità.

Il viaggio di Darwin. Gli eventi Darwin Day 2020 a Bologna.

Una serie di eventi gratuiti ed aperti a tutti che si tengono a Bologna dal 6 febbraio al 5 marzo 2020 per celebrare la nascita di Charles Darwin, la diffusione e l’enorme impatto che la sua teoria dell’evoluzione ha avuto sullo sviluppo delle scienze biologiche, della medicina, antropologia, filosofia e sociologia contemporanee. Il viaggio attorno al mondo sul brigantino Beagle, dal 1831 al 1836, fornì al giovane Charles Darwin le idee ed i materiali per sviluppare la teoria biologica e culturale dell’evoluzione poi pubblicata nei suoi due libri fondamentali: L’origine delle specie (1859) e L’origine dell’uomo (1871). Nel 2006 il viaggio di Darwin viene ripetuto dai velisti-per-caso Patrizio Roversi e Syusy Blady a bordo della barca Adriatica.

Il 12 febbraio 2020, celebrazione della nascita di Darwin, il CUBO (www.cubounipol.it) con l’Unione Bolognese Naturalisti, presenta Evoluti-per-caso: Il viaggio di Darwin. Patrizio Roversi con Telmo Pievani, Guido Barbujani e con la partecipazione di docenti e ricercatori dell’Università di Bologna, racconteranno i due viaggi offrendoci un’occasione per riflettere sulle conseguenze degli impatti dell’uomo sulla natura. Quale futuro ci attende dopo secoli di distruzione degli ambienti naturali, di estinzione delle specie vegetali ed animali, di sfruttamento insostenibile della biodiversità? Sapremo far fronte alle devastanti emergenze climatiche? Il Darwin Day a Bologna prosegue fino al 5 marzo con eventi che si terranno all’Università  (I meccanismi dell’evoluzione; 6 febbraio; Evoluzione dei grandi vertebrati; 13 e 27 febbraio), all’Accademia delle Scienze (Appunti per una storia dell’evoluzionismo; 20 febbraio) e presso la Fondazione Golinelli (La vita come invenzione: un Darwin sconosciuto tra biologia, cultura e nuove tecnologie; 26 febbraio. Natura e cultura. L’evoluzione dell’intelligenza; 5 marzo; https://www.fondazionegolinelli.it/it/events). Il programma completo è accessibile al sito web del Sistema Museale di Ateneo (www.sma.unibo.it)  e dell’Unione Bolognese Naturalisti (http://www.naturalisti-ubn.it).

 

Contatto: Ettore Randi; ettore.randi@unibo.it

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